EVENTI

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Venerdì 22 dicembre, ore 18:00.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

Καὶ ὁ λόγος σὰρξ ἐγένετο καὶ ἐσκήνωσεν ἐν ἡμῖν, nella sua struggente bellezza e poesia, il prologo dell’Evangelista Giovanni dovrebbe essere il fortino spirituale inespugnabile di un continente che si è modellato all’ombra di Cattedrali e Monasteri. Redatto in greco, con un’attenzione precisa allo stile, all’eleganza, avrebbe dovuto orientare i fedeli verso la Bellezza dell’Assoluto e la necessità del Trascendente. La notte del 24 dicembre del 1223, otto secoli addietro è Francesco d’Assisi ad ammonire i convenuti alla celebrazione sul tragico fraintendimento della gloriosa festa del Natale. A Greccio, Francesco vuole rinnovare il patto che fu di Abramo, Isacco e Giacobbe e poi di ogni singolo essere umano innanzi alla maestà del Dio fattosi uomo.

Giovanni, Francesco, Europa, cosa rimane di questo retaggio? La Tradizione, l’identità e la pace che furono valori fondativi del Cristianesimo resistono nella società moderna che si appresta a consumare la Natività di Cristo attraverso gli indicatori del mercato e dell’economia? Come arginare la deriva tecnicista mantenendo salda la propria identità rivoluzionaria? Nell’epoca della liquidità dei principi e della negoziabilità dei valori, qual è il ruolo che ogni europeo d’ogni formazione, poiché non si può ancor dirsi europei senza dirsi cristiani, è chiamato a interpretare? Sono solo alcuni degli interrogativi che animeranno la serata.

Conduce il dialogo Andrea Galli; intervengono il professor Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale e Padre Benedetto, monaco ortodosso del Monastero di Visoki Dečani; Matteo Pelle leggerà Tommaso da Celano e Mario Rigoni Stern.

Andrea Galli, nato a Correggio, classe 1975, giornalista del quotidiano Avvenire, ha firmato, nel 2014 "Intervista su Dio", insieme al cardinale Camillo Ruini, e nel 2020 "Dio vive in Olanda", insieme al cardinale Willem Jacobus Eijk. 

Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale presso l'Università di Firenze, dell'Istituto Italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Direttore di Ricerca nell'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University, come giornalista collabora alle pagine culturali di vari quotidiani. Da oltre cinquant’anni si occupa di crociate, pellegrinaggi, rapporti tra Europa cristiana e Islam. 

Padre Benedetto, monaco ortodosso del Monastero di Visoki Dečani in Kosovo e Metohija, Patriarcato di Serbia, da oltre quindici anni studia la dinamica profetica nel cristianesimo ortodosso. 

Matteo Pelle, attore, nato a Biella, dove inizia un percorso di formazione e perfezionamento alla Gypsy musical academy di Torino. Nel 2009 recita nel ruolo di Giacomo ne “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo, e si trasferisce a Roma per specializzarsi e diplomarsi in arte drammatica al Centro Internazionale La Cometa. Lavora con svariati registi quali Andrea Battistini, Flavio Albanese, Lisa Ferlazzo Natoli, Giles Smith, Alberto Bellandi e molti altri. 

 

Il Verbo si fece carne e venne a dimorare in mezzo a noi

 Pace, Identità e Tradizione dei nostri ultimi 800 anni

Venerdì 22 dicembre, ore 18:00.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

Καὶ ὁ λόγος σὰρξ ἐγένετο καὶ ἐσκήνωσεν ἐν ἡμῖν, nella sua struggente bellezza e poesia, il prologo dell’Evangelista Giovanni dovrebbe essere il fortino spirituale inespugnabile di un continente che si è modellato all’ombra di Cattedrali e Monasteri. Redatto in greco, con un’attenzione precisa allo stile, all’eleganza, avrebbe dovuto orientare i fedeli verso la Bellezza dell’Assoluto e la necessità del Trascendente. La notte del 24 dicembre del 1223, otto secoli addietro è Francesco d’Assisi ad ammonire i convenuti alla celebrazione sul tragico fraintendimento della gloriosa festa del Natale. A Greccio, Francesco vuole rinnovare il patto che fu di Abramo, Isacco e Giacobbe e poi di ogni singolo essere umano innanzi alla maestà del Dio fattosi uomo.

Giovanni, Francesco, Europa, cosa rimane di questo retaggio? La Tradizione, l’identità e la pace che furono valori fondativi del Cristianesimo resistono nella società moderna che si appresta a consumare la Natività di Cristo attraverso gli indicatori del mercato e dell’economia? Come arginare la deriva tecnicista mantenendo salda la propria identità rivoluzionaria? Nell’epoca della liquidità dei principi e della negoziabilità dei valori, qual è il ruolo che ogni europeo d’ogni formazione, poiché non si può ancor dirsi europei senza dirsi cristiani, è chiamato a interpretare? Sono solo alcuni degli interrogativi che animeranno la serata.

Conduce il dialogo Andrea Galli; intervengono il professor Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale e Padre Benedetto, monaco ortodosso del Monastero di Visoki Dečani; Matteo Pelle leggerà Tommaso da Celano e Mario Rigoni Stern.

Andrea Galli, nato a Correggio, classe 1975, giornalista del quotidiano Avvenire, ha firmato, nel 2014 "Intervista su Dio", insieme al cardinale Camillo Ruini, e nel 2020 "Dio vive in Olanda", insieme al cardinale Willem Jacobus Eijk. 

Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale presso l'Università di Firenze, dell'Istituto Italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Direttore di Ricerca nell'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University, come giornalista collabora alle pagine culturali di vari quotidiani. Da oltre cinquant’anni si occupa di crociate, pellegrinaggi, rapporti tra Europa cristiana e Islam. 

Padre Benedetto, monaco ortodosso del Monastero di Visoki Dečani in Kosovo e Metohija, Patriarcato di Serbia, da oltre quindici anni studia la dinamica profetica nel cristianesimo ortodosso. 

Matteo Pelle, attore, nato a Biella, dove inizia un percorso di formazione e perfezionamento alla Gypsy musical academy di Torino. Nel 2009 recita nel ruolo di Giacomo ne “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo, e si trasferisce a Roma per specializzarsi e diplomarsi in arte drammatica al Centro Internazionale La Cometa. Lavora con svariati registi quali Andrea Battistini, Flavio Albanese, Lisa Ferlazzo Natoli, Giles Smith, Alberto Bellandi e molti altri.